Sunday, March 01, 2009

Fulvio Pelli - l'ultimo vero liberale
In Svizzera, i partiti liberali e radicali che avevano sempre formato una famiglia politica nel senso sociologico (forti dissensioni al interno ma anche consenso sul fondo della libertà d'espressione, della tolleranza e della risponsabilità individuale) si sono finalmente riuniti per rinforzare la presenza liberale nel equilibrio politica fortemente polarizzato fra i popolarismi della destra (UDC) e della sinistra (PS) e per marcare una distanza chiara dalla formazione ameboide del PPD.
La nuova formazione si chiama in Svizzera tedesca "FDP.Die Liberalen" usurpando in un certo modo la denominazione protetta del partito liberale di Basilea-Città.
I liberali Ginevrini e Basilesi, federalisti e tradizionalmente opposti al centralismo del corrente radicale del "Freisinn", fino adesso non hanno avuto oglia di unirsi sotto la presidenza del Ticinese Fulvio Pelvi, ma potrebbero cambiare la loro opinione in seguito all'intervista che Fulvio Pelli ha dato alla radio DRS sabato, 28 febbraio 2009. Pelli, voce solitario in una clamorosa cacofonia politica e mediatica dopo i malfatti della UBS, ha detto chiaramente le cose che erano da dire:
1. La situazione presente e stata creata da elementi criminali al interno della UBS che sono perseguitati dall giudizia degli Stati Uniti. La Svizzera non è identica all'UBS malgradi il fatto che quest'ultima e la piu grande banca del paese.
2. La situazione e particolarmente grave grazie al antiamericanismo della nostra ministra del estero, Mme Calmy Rey, che ha fatto tutto per distruggere il Goodwill tradizionale che la Svizzera, "Sister Republic" degli Stati Uniti dall'indipendenza degli Americani del Nord, ha sempre avuto a Washington.
3. Il segreto bancario non esiste per proteggere atti criminali, ma per mantenere un minimo di libertà privata e per questa ragione non deve essere scrificato sul altare
dell' imagine della Svizzera al estero. L'evasione di tasse e un atto criminale, ma
il fatto che esiste non giustifica la libera circolazione di informazioni su ogni cittadino di una paese che mantiene un regime di tassazione contraprodottivo.

Attraverso la sua analisi, Fulvio Pelli si è rivelato un rappresentante degno del liberalismo classico in un'atmosfera di caccia di streghe, di collettivismo, di protezionismo e di ultranazionalismo.